La danza e i suoi stili, così come li conosciamo, hanno subìto nel tempo un’evoluzione significativa, diventando sempre più raffinati e tecnici.
Partendo dal quattrocento fino ai giorni nostri, ripercorreremo le tappe principali dalla storia di questa disciplina artistica e ci focalizzeremo sugli aspetti principali che hanno reso la danza un’arte inclusiva e amata in tutto il mondo.
ValoreDanza e ViaggioDanza fanno parte di un ecosistema di valore che racconta di quanto la danza sia inclusiva e faccia del bene alla collettività, creando un benessere psico-fisico completo.
La danza tra il Medioevo e il Rinascimento
Fin dall’antichità la danza fa parte della vita dell’uomo, inserendosi nelle celebrazioni e nelle cerimonie di carattere sociale e religioso, nonché nei momenti speciali come il sorgere del sole o l’avvento della pioggia dopo mesi di siccità.
È nel quattrocento, però, che viene inserita nelle forme artistiche, diventando una vera e propria disciplina, con scuole e accademie, dedicate allo studio dei passi e dei nuovi stili tecnici.
In quel periodo nel nostro paese le arti subirono un processo di codificazione, e anche la danza venne regolamentata da codici ben definiti e diffusi dai cosiddetti maestri teorici, che insegnavano le tecniche raffinante della disciplina.
Con tale codificazione si definì il concetto di “balletto” e nacquero le prime accademie dedicate, tra cui quella di Pompeo Diobono.
I primi spettacoli danzanti, la cui struttura si basava su un tema amoroso, si svolgevano a palazzo e non nei teatri e il balletto era spesso dedicato a una dama di corte.
La vera diffusione della danza e dei suoi stili in Europa avvenne però nel seicento, in particolare in Francia, nella corte di Luigi XIV (Re Sole), che amava il ballo e le discipline artistiche.
La danza classica così come la conosciamo, nacque e si sviluppò proprio nella sua corte: nel 1661 istituì la prima accademia dedicata a quest’arte, l’Académie Royale de danse.
In questa rinomata istituzione il maestro e coreografo Pierre Beauchamp codificò le cinque posizioni classiche, assumendole come regola base per iniziare e terminare un balletto (scopri di più sulla storia e sui benefici della danza classica).

L’apice del balletto in Francia
Nel settecento la danza si spostò nei teatri e il Teatro dell’Opéra di Parigi diventò il simbolo del balletto classico e del suo ampio successo nel pubblico.
La disciplina artistica non fu più appannaggio delle corti e dei nobili, ma anche dei cittadini che potevano ammirare la danza e i suoi volteggi.
In questo periodo vengono ulteriormente sviluppati la tecnica e i virtuosismi e si raccoglie in un unico libro tutte le posizioni e i passi base, uniformando la disciplina e i vari stili che pian piano si stavano diffondendo in tutta Europa.
Il Romanticismo, che si sviluppa a cavallo tra il settecento e l’ottocento, stimolò la cultura della danza, dando vita a uno dei balletti classici più conosciuti al mondo, La Sylphide.
Primo dei balletti romantici, è anche chiamato “ballet blanc” per le sue connotazioni estetiche, sia legate alla coreografia, sia alle musiche che lo accompagnano.
Scritto dal tenore Adolphe Nourrit nel 1831, con la musica di Jean Schneitzhöffer, fu coreografato da Filippo Taglioni e ideato dal tenore, dopo aver visto danzare sulle punte Maria, la figlia del coreografo.
La danza e il balletto classico si diffusero rapidamente nei teatri francesi e in quelli europei, arrivando fino in Russia, dove venne istituita l’Accademia Imperiale Russa, che consacrò la tradizione del balletto classico.

Il balletto classico russo e il novecento
Il balletto classico russo realizzò dei veri e propri capolavori, ideati da coreografi e mostri sacri come Marius Petipà, riconosciuti a livello mondiale e interpretati e rivisitati in tutto il novecento e nel nuovo millennio.
Tra questi possiamo ricordare:
- Il lago dei Cigni;
- Lo schiaccianoci;
- La bella addormentata;
- Romeo e Giulietta;
- Don Chisciotte.
La tecnica e la bellezza del talento dei danzatori russi conquistarono tutta l’Europa e gli Stati Uniti, dove nel secondo dopoguerra la danza trovò un nuovo terreno fertile in cui svilupparsi ed evolversi.
Nel nuovo continente, il mondo coreutico entrò in contatto con una moltitudine di arti creative: nacquero nuovi linguaggi di espressione artistica e il corpo danzante si trovò a formulare nuove riflessioni (te ne abbiamo parlato nell’articolo dedicato alla storia della danza contemporanea).
Negli anni’60 si svilupparono le prime collaborazioni e fusioni tra il teatro e la musica elettronica e l’audio video, dando vita alla danza contemporanea e ai nuovi stili, come l’hip hop, la break dance e la street dance.
Verso la fine del secolo e all’inizio del nuovo millennio la danza e i suoi stili hanno trovato una nuova linfa vitale, coinvolgendo la storia e la cultura dei popoli e diventando l’espressione massima di tutte le pluralità del mondo.
Ciò ha dimostrato nuovamente quanto la danza sia un fattore di aggregazione e permetta di superare qualsiasi barriera temporale e geografica.

L’Ecosistema ViaggioDanza e VALOREDANZA
ViaggioDanza nasce dal sogno della nostra founder, Luisa Villani, di realizzare un progetto il cui scopo fosse quello di generare un cambiamento e un benessere collettivo, dando voce alla danza in modo semplice e chiaro.
Alimentato dell’amore e dalla passione verso questa splendida arte, ha preso concretamente forma nel 2022 creando un ecosistema di valore, di condivisione e di inclusione.
ViaggioDanza è la prima Academy formativa di alta formazione coreutica itinerante, che diffonde il suo bagaglio formativo nei territori e nei luoghi in cui questa disciplina si esprime.
Assieme a ValoreDanza, fa parte di un grande ecosistema che ogni giorno lavora per creare e scambiare valore all’interno della comunità e del territorio.
I protagonisti di questa grande famiglia sono i ballerini, i coreografi, i maestri e gli insegnati, le aziende, le organizzazioni e le associazioni non profit, tutti legati dalla danza e dalla sua espressione.
ValoreDanza e l’Academy itinerante di ViaggioDanza sono:
- Una “vetrina dedicata al sociale” che permette alle aziende e alle organizzazioni di contribuire a raggiungere un obiettivo di sostenibilità sociale davvero importante, rendere accessibile l’alta formazione coreutica ai ballerini delle migliori scuole di danza;
- Un’opportunità di crescita per i ballerini e i coreografi che, attraverso i nostri eventi e stage formativi, possono perfezionare le loro competenze tecniche e crescere attraverso le borse di studio prestigiose;
- Uno strumento per diffondere i valori di salute e benessere collettivo, grazie al progetto “DanzaèSalute” con cui supportiamo attività e associazioni che operano in contesti sociali;
- Un’ambiente unico che genera un grande valore che si riflette nella danza e non solo.
Entra nel vivo dei nostri momenti formativi, inviaci una mail a info@viaggiodanza.it per avere maggiori informazioni sulle prossime tappe di ViaggioDanza In Tour e del prossimo ViaggioDanza Festival.
Sali a bordo!
Ciao! Mi presento, sono Luisa Villani
Imprenditrice e Digital Strategist, Founder e Project leader di ViaggioDanza. Sono ideatrice di molti format di Dance Event Competition di successo e di respiro internazionale. Sono cresciuta pane e marketing, risorsa importante per diverse agenzie digital con cui ho collaborato. Blogger su temi Digital Marketing e Event Marketing, da sempre ho una grande passione per la danza. Inoltre sono mamma, moglie ed amica preziosa.
Sono una persona che ama organizzare, fare schemi. Ho sempre un foglio ed una penna per segnare la mia lista “to do”. Trovo il lato matematico anche dietro uno spettacolo di danza, ed in effetti il settore degli eventi mi ha rapito il cuore ormai da 15 anni. Ho una passione innata per la cura dei particolari, dietro la quale si cela il successo di un evento o attività aziendale.
