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Luglio 31, 2023

Danza Contemporanea, ecco la sua storia

La danza contemporanea è uno degli stili più affermati nel mondo, dove la tecnica incontra il movimento libero e l’improvvisazione.

Ma qual è la sua storia? E quali aspetti la differenziano rispetto alla danza classica?

In questo articolo ti illustreremo la storia della danza contemporanea, dai suoi inizi fino ai giorni nostri, focalizzandoci su due donne importantissime (Martha Graham e Pina Bausch) che, grazie alla loro espressione artistica, hanno dato vita a questa tecnica.

ViaggioDanza è un ecosistema di valore che racconta di quanto la danza sia inclusiva e faccia del bene alla collettività. Attraverso gli eventi formativi cerchiamo di valorizzare questa straordinaria disciplina, ma anche i territori e i luoghi che la ospitano.

Danza contemporanea, uno stile dell’anima

La danza contemporanea è fatta di forza e di consapevolezza, libera il movimento e l’improvvisazione, lasciando al ballerino il solo compito di dare forma alle sue emozioni.

Questo stile non è statico e non è definito da codici scritti, ma è un mondo in continua evoluzione in cui confluiscono tantissime tecniche.

Il suo scopo principale è quello di esprimere un determinato messaggio, che rispecchia i temi della società attuale e che si evolve per rispondere reattivamente ai cambiamenti dell’ambiente.

È quindi uno strumento di diffusione di idee, di emozioni, di sensazioni, di gioie e di paure.

Dietro alla danza contemporanea, però, non c’è il caos: c’è disciplina e un viaggio interiore che, a ogni tappa, libera una piccola parte dell’anima del danzatore.

Con il tempo si è lasciato più spazio ai ballerini, permettendo a quest’ultimi di creare un vero e proprio linguaggio personale: durante il movimento ogni persona ascolta il proprio corpo e l’ambiente, percependo l’interazione che avviene tra i due.

La danza contemporanea è sempre in evoluzione e trova nelle contaminazioni con il teatro e con altri stili la sua linfa vitale.

È quindi un insieme di esperienze vissute, che emerge per la prima volta nel secolo scorso e in particolare nell’America degli anni ’60.

Il novecento e la Danza Contemporanea

Il novecento è il secolo in cui la danza contemporanea vede la luce e si diffonde a macchia d’olio in tutto il mondo.

Dopo la morte di Marius Petipà (1910), celebre coreografo di danza classica, il balletto trova terreno fertile nel nuovo continente, dove entra in contatto con la moltitudine di arti creative che emergono in quel periodo.

Nascono nuovi linguaggi di espressione artistica e il corpo danzante si trova a formulare nuove riflessioni sulla danza: proprio nei primi anni dell’900 un gruppo di ballerine americane, tra cui Loie Fuller, Ruth St. Denis e Isadora Duncan, riflette sul movimento libero dalle classiche regole accademiche.

Ma dovremo attendere gli anni ’50 e ’60 per vedere la massima diffusione della danza contemporanea; in questo periodo, infatti, si sviluppano le prime collaborazioni e fusioni con il teatro, con la musica elettronica e con l’audio video.

Negli Stati Uniti nascono varie forme di pensiero, tra cui:

  • La centralità del danzatore e il senso democratico dello spazio, dove ognuno può ballare come e dove vuole, anche di schiena al pubblico (Merce Cunningham);
  • Il corpo è privo di rigidità e il ballerino si mette in ascolto di ogni singolo gesto compiuto nello spazio (Trisha Brown e la release technique);
  • L’utilizzo totale del proprio corpo in relazione allo spazio, al tempo e all’energia generata attraverso il contatto con gli altri danzatori (Steve Paxton e la Contact Improvisation).

In Europa la danza contemporanea si sviluppa attraverso una ricerca incentrata sulla drammatizzazione e sul teatro; nasce in Germania il Tanztheater la cui ideatrice e principale esponente è Pina Bausch.

Alla fine del XX secolo si sviluppa il Physichal Movement in cui alla danza contemporanea si intrecciano diverse arti e il danzatore diventa sempre di più un performer completo che padroneggia una fusione artistica.

Le donne della Danza Contemporanea: Martha Graham

Tra le pioniere della danza contemporanea ci sono Martha Graham e Pina Bausch, due donne che hanno dato i maggiori contributi alla nascita e alla diffusione di questa tecnica.

Martha Graham è stata una delle più grandi danzatrici del XX secolo e ha creato un particolare stile coreografico fatto di scatti, asimmetrie, spirali e sospensioni.

Nata a Pittsburgh nel 1894, si avvicina alla danza entrando alla scuola di Ruth St. Denis e Ted Shawn, dimostrando fin da subito il suo immenso potenziale.

Dopo aver abbandonato la scuola per motivi economici, incomincia a insegnare nella Eastman School of Rochester, dove sviluppa un nuovo e rivoluzionario linguaggio artistico, incentrato sulla liberazione del corpo.

Nel 1927 apre la sua accademia, la Martha Graham School of Contemporary Dance, in cui insegna questo nuovo stile a una compagnia composta da sole donne (solo più tardi entreranno anche gli uomini).

Le sue coreografie esprimono tematiche sociali importanti e il suo stile diventa famoso dopo la rappresentazione di Herétic (1929), la sua prima grande coreografia di gruppo.

Da quel momento il suo linguaggio danzante, basato sulla respirazione e sui movimenti di contrazione e di rilascio, si diffonde in tutto il mondo diventando una delle tecniche più utilizzate nella danza contemporanea.

Con il suo pensiero e con il suo stile, Martha Graham ha cambiato il mondo della danza, mettendo al centro della coreografia il corpo e i suoi movimenti fisiologici.

Le donne della Danza Contemporanea: Pina Bausch

Pina Bausch, nata a Soligen nel 1940, ha portato la danza contemporanea dentro al teatro e alla recitazione, creando uno stile dove la danza c’è e non c’è.

Dopo aver vinto la borsa di studio per la Julliard School of Music di New York, negli anni ‘70 torna in Germania per dirigere il Wuppertal Ballet, rinominato Tanztheater Wuppertal Pina Bausch.

Da questa esperienza nasce il suo pensiero, in cui il palcoscenico diventa uno spazio d’incontro: i danzatori improvvisano movimenti e coreografie dalle parole che la coreografa espone a loro.

Si forma un’espressione diretta e naturale, fatta di un’interpretazione personale che ogni ballerino dà degli input che riceve e del rapporto tra fragilità e forza che sorregge la danza.

Ed è proprio da qui che parte il lavoro di Pina Bausch e del suo teatrodanza: si ricerca la verità della scena, in cui parola e gesto raccontano il mondo e le sue vicissitudini.

Il suo stile e quello di Martha Graham hanno dato forma alla danza contemporanea, ponendo la centralità del corpo e la sua libera espressione all’interno delle coreografie improvvisate dai ballerini.

L’Ecosistema ViaggioDanza

ViaggioDanza nasce dal sogno della nostra founder, Luisa Villani, di realizzare un progetto il cui scopo fosse quello di generare un cambiamento e un benessere collettivo, dando voce alla danza in modo semplice e chiaro.

Alimentato dell’amore e dalla passione verso questa splendida arte, ha preso concretamente forma nel 2022.

I protagonisti di questa grande famiglia sono i ballerini, i coreografi, i maestri e gli insegnati, le aziende, le organizzazioni e le associazioni non profit, tutti legati dalla danza e dalla sua espressione.

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  • Uno strumento per diffondere i valori di salute e benessere collettivo, grazie al progetto “DanzaèSalute” con cui supportiamo attività e associazioni che operano in contesti sociali;
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Ciao! Mi presento, sono Luisa Villani

Imprenditrice e Digital Strategist, Founder e Project leader di ViaggioDanza. Sono ideatrice di molti format di Dance Event Competition di successo e di respiro internazionale. Sono cresciuta pane e marketing, risorsa importante per diverse agenzie digital con cui ho collaborato. Blogger su temi Digital Marketing e Event Marketing, da sempre ho una grande passione per la danza. Inoltre sono mamma, moglie ed amica preziosa.

Sono una persona che ama organizzare, fare schemi. Ho sempre un foglio ed una penna per segnare la mia lista “to do”. Trovo il lato matematico anche dietro uno spettacolo di danza, ed in effetti il settore degli eventi mi ha rapito il cuore ormai da 15 anni. Ho una passione innata per la cura dei particolari, dietro la quale si cela il successo di un evento o attività aziendale.